"Un altro mondo non solo è possibile, ma sta già prendendo forma.
Nelle giornate di calma, posso sentire il suo respiro.

Arundhati Roy


martedì 25 gennaio 2011

SestoCielo: perché?

Quasi sempre, durante le nostre iniziative pubbliche, capita che qualcuno ci domandi qual è l'origine del nostro nome: SestoCielo. Rendendoci conto che anche chi ci segue virtualmente potrebbe porsi la stessa domanda,  abbiamo deciso di pubblicare la spiegazione come primo post di questo blog. Tra l'altro, curiosamente, abbiamo constatato che il nome SestoCielo è molto amato, anche se le persone non sanno dirci il perchè....
Bando alle ciance: siete comodi? (mi viene quasi voglia di rimboccarvi le coperte...)
Eccovi dunque la storia del SestoCielo:

Nel dare il nome alla nostra Associazione abbiamo tratto ispirazione da un libro di Igor Sibaldi, intitolato “Il frutto proibito della Conoscenza”.
In un passo di questo libro sono descritti 7 Cieli: molto tempo fa gli astronomi pensavano che questi Cieli fossero le Sfere Celesti, e che esistessero nell'universo fisico. Invece esistono in noi, nel nostro universo umano. I Cieli perciò non sono spazi fisici, ma vere e proprie tappe nell’evoluzione interiore di ciascuno di noi: sono ciò che noi percepiamo della realtà. Si passa da un cielo all’altro ogni volta che si supera un confine, un limite interiore e si allargano i propri orizzonti: è la vera evoluzione (quella falsa è identificata con le modificazioni culturali, sociali, tecnologiche...), quella che ci fa tanta paura. E' una crescita della nostra percezione e della nostra statura interiore.

Nel 1° Cielo si è concentrati esclusivamente sul proprio EGO: io sono, io dico, io voglio…io io io. Ci percepiamo come individui, non vediamo altro che noi stessi e non sentiamo il bisogno di alcuna spiegazione, perché ogni altra cosa ha poca importanza.

Nel 2° Cielo l’orizzonte inizia ad ampliarsi attraverso il concetto del “NOI”: ci si sente parte di un insieme, per esempio 1 popolo, 1 religione, 1 partito: noi noi noi, e si pensano e si percepiscono le stesse cose che pensano e percepiscono le altre persone dell'insieme. Il NOI è più importante di tutto.

Nel ci si accorge che dentro di noi esiste qualcosa di più grande, che non conosciamo, ma che agisce su di noi: abbiamo molti nomi per indicare questo "qualcosa" di più ampio... di solito nella nostra cultura viene chiamato “INCONSCIO”.

Nel si sperimentano le grandi PASSIONI e quindi anche l’Amore, inteso in questo modo: ciò che uno non conosce di se stesso, si unisce a ciò che un altro non conosce di sé. O anche quando alcune persone (pochissime) hanno un medesimo ideale che è in contrasto con l'ordine costituito. Non è una definizione riduttiva…anzi: in ogni grande passione impariamo a conoscere una zona in ombra, una parte nuova di noi stessi.

Nel 5° Cielo si entra in contatto con la nostra “DIMENSIONE INTERIORE”: si intuisce che in noi c’è un mondo immenso, segreto, incomprensibile...molto più grande di tutto ciò che conosciamo. E lo si intuisce, per esempio, notando che nulla di ciò che ci succede accade per caso, che i nostri veri desideri si realizzano e che noi siamo gli unici artefici del nostro destino: non sappiamo spiegarci perchè, ma sentiamo che è proprio così.

Ed eccoci arrivati al 6° Cielo, quello della CONDIVISIONE: in questo Cielo ci si accorge che ciò che si è scoperto dentro se stessi può essere comunicato ad un "altro", può essere condiviso con chi ha fatto le nostre stesse scoperte…e questa, ovviamente, è una sensazione bellissima…

Questi sono i 6 gradi della nostra evoluzione. Di questi, 3 (1°, 3°, 5°) riguardano il rapporto con noi stessi; gli altri 3 (2°, 4°, 6°) riguardano il nostro rapporto con gli altri.

TUTTI i cieli sono necessari, cioè è importante attraversarli e superarli tutti, altrimenti ciò che pensiamo o facciamo potrebbe rimanere incompleto, fragile, senza senso. Questo percorso di crescita, naturalmente è diverso da persona a persona: c'è che resta aggrappato a lungo nel Primo o nel Secondo Cielo, chi salta improvvisamente al Quarto, e così via. I bambini sono tra il Sesto ed il Quinto, poi crescendo.......
Il confine tra un cielo e l'altro di solito fa molta paura: è lì che si trovano i "guardiani della soglia", che a noi appaiono come diavoli (la manifestazione del male), tanto più spaventosi quanto più si sale dai Cieli inferiori a quelli superiori. Visti da fuori sono molto grandi e minacciosi, ma quando riusciamo ad oltrepassare la soglia, scompaiono, perchè in realtà ciò che fa paura è l'idea di perdere le cose che abbiamo o che conosciamo.
Il Sesto Cielo è quello che fa più paura di tutti: perciò lo scoprono in così pochi...

Ma non dimentichiamo che i cieli sono Sette:
Il 7° Cielo è quello in cui l’orizzonte si allarga talmente tanto che il campo visivo esce dai sei Cieli e li vede nel loro insieme: in questo modo si realizza la consapevolezza che non esiste individualità, che l’”Altro” in realtà, siamo sempre noi, che Tutti Siamo Uno… Ma a quel punto non si potrebbe più parlare di Cieli, né di limiti o confini, perché ci troveremmo nel cuore della nostra Anima: lì tutto è diverso da tutto, e ogni cosa può trasformarsi e mostrarsi  in una nuova luce. Lì per noi ci sono immense possibilità, ed è di queste possibilità che noi abbiamo tanta paura...

Allora, abbiamo pensato, ritroviamoci nel SestoCielo e prepariamoci "insieme" al passaggio. Forse, così, sarà più dolce affidarsi al fiume e superare la distanza che ancora ci separa dalla nostra Anima, dal nostro completamento, dal nostro Essere Ciò Che Siamo.
Benvenuti, quindi, nel SestoCielo, il Cielo della Condivisione ♥.

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