"Un altro mondo non solo è possibile, ma sta già prendendo forma.
Nelle giornate di calma, posso sentire il suo respiro.

Arundhati Roy


domenica 13 marzo 2011

L'Uomo è un piccolo Mondo, il Mondo è un grande Uomo

In questi giorni così dolorosi per tutta l'Umanità, non dimentichiamo che l'ora più buia è sempre quella che precede l'alba, e che la pace e l'armonia interiore di ognuno di noi hanno grande potere risanante sul mondo ♥

La storia dell’umanità si può dividere in tre tappe principali, come lo sviluppo dell’embrione si divide in tre trimestri.
Durante tutta la nostra storia ci siamo sviluppati in maniera incredibile; abbiamo conquistato, costruito, distrutto e ancora riscostruito. E così ci siamo sparsi in tutto il globo terrestre, fino a che non abbiamo raggiunto uno stato tale da conquistare tutto. A questo stato giunge il feto quando compie la 38ª settimana di vita…
Per il bambino il ventre materno è il luogo più confortevole; ma questa è solo una fase intermedia, dato che l’obiettivo finale è la nascita. Rimanere nel ventre è impossibile. L’organismo della madre produce una grande quantità di adrenalina durante il parto per aiutare il bambino in questo duro e doloroso processo della nascita. Allo stesso modo noi ci siamo sviluppati fino a raggiungere la fase massima, nella quale non possiamo più continuare ad esistere secondo i principi che hanno funzionato durante il periodo della nostra gestazione.
Adesso non sappiamo più cosa fare, ma questo non significa che non esista un piano generale che determina la nostra crescita. La natura ha un suo programma ed agisce su di noi attraverso la crisi, i disastri naturali, le epidemie, le guerre, obbligandoci a nascere nonostante tutto. Una volta nato, il bambino continua il suo sviluppo: con la conoscenza di un mondo completamente diverso fuori dall’utero.
Allo stesso modo, anche noi alla fine dobbiamo comprendere qual’è il nostro obiettivo. Perché siamo qui.

Tratto da: www.illuzia.net

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