"Un altro mondo non solo è possibile, ma sta già prendendo forma.
Nelle giornate di calma, posso sentire il suo respiro.

Arundhati Roy


giovedì 19 aprile 2012

Diario di bordo



Cari amici, con questo post SestoCielo vi saluta, abbracciandovi virtualmente uno ad uno, ed augurandovi l'Universo.  

Noi partiamo per nuove emozionanti avventure, 

delle quali questo blog non farà parte.


Il re è nudo, ormai. Chissà per quanto insisterà a voler sfilare, reggendo uno strascico inesistente, in mezzo ad una moltitudine che ha scelto di vedere la Verità?


Grazie, coraggiosi Lupi di Mare... Possiamo smettere di giocare, l'illusione si sta sgretolando.
"Guardate oltre la prua, ci sono milioni di barche di anime virtuose con voi in acqua!"


Buona navigazione, insieme, nel Nuovo Paradigma, 

Capitani, miei Capitani 


Con infinito Amore
Roby



A Salty Dog (Procol Harum)


'All hands on deck, we've run afloat!' I heard the captain cry

'Explore the ship, replace the cook: let no one leave alive!'

Across the straits, around the Horn: how far can sailors fly?

A twisted path, our tortured course, and no one left alive

We sailed for parts unknown to man, where ships come home to

die

No lofty peak, nor fortress bold, could match our captain's eye

Upon the seventh seasick day we made our port of call

A sand so white, and sea so blue, no mortal place at all

We fired the gun, and burnt the mast, and rowed from ship to

shore

The captain cried, we sailors wept: our tears were tears of joy

Now many moons and many Junes have passed since we made land

A salty dog, this seaman's log: your witness my own hand.

dedicated especially to all the old Sea Dogs who have been following this blog ..... ;-)
 
Traduzione:

- Tutti in coperta, ci siamo disincagliati! -

ho sentito il capitano urlare

- Esplorate la nave, sistemate la cucina,

altrimenti nessuno resterà vivo! -

Attraverso gli stretti, intorno al Capo Horn

quanto lontano possono volare i marinai?

Un percorso tortuoso, la nostra strada tormentata

e nessuno lasciato vivo

Partimmo per luoghi sconosciuti all'uomo

dove le navi vanno a morire

Nessuna vetta elevata, nessuna fortezza audace

poteva eguagliare l'occhio del nostro capitano

Al settimo giorno di mal di mare

trovammo il nostro approdo

Una sabbia così bianca, ed un mare così blu

un luogo per niente mortale

Facemmo esplodere le armi, bruciammo l'albero

e remammo dalla nave fino a terra

Il capitano gridava, noi marinai piangevamo:

le nostre lacrime erano lacrime di gioia

"Ora molte lune e molti Giugno sono passati

da quando abbiamo toccato terra.

Un lupo di mare, questo diario di bordo:

la mia stessa mano ti è testimone.

dedicata in modo speciale a tutti i vecchi Lupi di Mare che hanno seguito questo blog..... ;-)

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